Mercoledì, 11 luglio 2018, alle ore 18.00 all’Orto Botanico di Palermo l’artista e antropologo Leone Contini proporrà una lecture-performance e visita guidata di Foreign Farmers, installazione realizzata per Manifesta 12.
Manlio Speciale, curatore dell’Orto Botanico e delle Collezioni Viventi, introdurrà l’evento.
L’ingresso è libero per i visitatori in possesso del biglietto di Manifesta 12.
‘Dall’aprile di quest’anno mi sono trasformato in agricoltore e ho creato un orto a partire da un archivio di semi accumulato negli ultimi 10 anni. La maggior parte di questi è stata introdotta informalmente in Italia dai migranti, a proprio uso e consumo. Piante alloctone stanno infatti crescendo già da alcuni anni sul territorio italiano, sparse in piccoli orti o fattorie a conduzione familiare, dalla Pianura Padana alla periferia di Palermo, passando per la piana tra Prato e Firenze. Al Botanico hanno però dato frutto simultaneamente, in un opulento orto spaesato.
Ma se tradizioni future si radicano nella terra italiana ogni agricoltore si trasforma progressivamente nel pioniere di una biosfera straniera, anche se non si è mai spostato da casa propria: le sue conoscenze tradizionali sono tradite, anno dopo anno, dalle rapide trasformazioni climatiche. D’altronde nessun seme appartiene a un luogo specifico, essendo per sua natura un vascello per trasportare informazioni attraverso nuove geografie, verso il futuro.
Ecco perché nella pergola di Foreign Farmers la cucuzza-lau di Nazrul intreccia i suoi tenerumi (tralci) con la sua omologa palermitana di Di Liberto, i cui semi hanno fatto un viaggio brevissimo, da Villabate al Botanico.
Da aprile l’orto è passato da un’insolita primavera fredda, che ha rallentato la sua crescita, a tempeste estive quasi-tropicali, che hanno reso le piante vulnerabili ad attacchi parassitari.
Solo combinando le competenze di Giuseppe Di Liberto, Nazrul Islam, lo chef-contadino tosco-siculo-wenhounese Sig. Hu e Juan Rumbaoa (filippino, che vive a Palermo da molti anni), sono riuscito a salvare le mie (loro) cucuzze, zucche, ibischi e fagiolini, traghettandoli oltre l’Opening di Manifesta 12, in un’estate incerta.
L’11 luglio guiderò i visitatori nell’orto al picco della sua abbondanza, condividendo aneddoti, semi e traduzioni.’
Leone Contini