Malin Franzén, nata nel 1982 a Stoccolma, in Svezia ha studiato alla Malmö Art Academy. Lavora con video, oggetti e installazioni e usa spesso del materiale documentario. Nei suoi lavori esplora il ruolo delle leggende, del mito, ma anche della religione e della politica. Il lavoro più recente Länge bor vi på ruinerna av det förgångna – Per molto tempo viviamo sulle rovine del passato (2017), si concentra sulla scrittrice svedese, femminista e intellettuale pubblica Elin Wägner.
Palermo Herbal (2018)
Tecnica mista
Il botanico siciliano Paolo Boccone (1633–1704) utilizzava un metodo particolare per colorare le piante pressate e stamparle direttamente su carta, un procedimento noto come stampa naturale. Boccone nutriva un interesse particolare per le piante contenenti tossine e che potevano essere utilizzate in campo medicinale. Le sue ricerche lo portarono a compiere un grand tour nel nord Europa, dove ancora si trovano buona parte delle sue stampe. In Palermo Herbal, Malin Franzén accosta il metodo di stampa naturale di Boccone ai moderni sistemi di visualizzazione scientifica, per rappresentare piante capaci di convivere con sostanze tossiche, come le canne o piante trovate presso l’estuario del fiume Oreto e nel parco abbandonato di Acqua dei Corsari di Palermo.